Coco & Moco "Cioccolata e Pistole"

Se vuoi ricaricarti sbaffati del buon cioccolato.

P.A. Vannucci

Non esiste un sogno di bambino che non possa essere caratterizzato dall'immaginario delineato dalle storie della frontiera americana, dalla vita dura e semplice di quei contadini che si prestavano a costruire la storia di un paese, nelle sue tradizioni, nella sua determinazione. Il Cow boy è entrato così a far parte di quel grande patrimonio emotivo universale, nella sua immagine sempre legata a quelle azioni di vita quotidiana, sempre in sospeso tra l'epopea storica e la semplice realtà. Il personaggio di COCO E MOCO nasce da questo patrimonio di fanciullo, dove la semplice caratteristica legata alla dolcezza e semplicità diventa in assoluto una piacevole fonte nell'evoluzione di un piccolo personaggio dal potenziale enorme. Non esistono quindi riferimenti indiretti a ciò che ha sempre delineato uno stereotipo di eroe da fumetto, in ogni personaggio ufficiale rappresentato nelle pubblicazioni a fumetti e cinematografiche. COCO E MOCO nasce dalla fantasia di un bambino di 8 anni, affascinato dalle letture stesse spartite tra CoccoBill di Jacovitti e lo stesso Lucky Luke, per arrivare ai personaggi meno caricaturali di Bonelli e soci, da Tex Willer a Lone Ranger.

Se vuoi ricaricarti, sbaffati del buon cioccolato!
Coco, il timido Cow boy che scappa dalle solitarie praterie per cercare sempre nuovi amici di avventura, in groppa al fedele e "fiacco" Moco. Cosa aggiungere? In pratica nient'altro: se consideriamo la mia età, negli otto anni caratterizzati dalle letture a fumetti che potevano passare sotto i miei occhi, Coco e Moco diventa un magico universo western per i più piccoli. Una versione in stile disneyano di tutti i personaggi che hanno caratterizzato il patrimonio del fumetto mondiale. Coccobill , Lucky Luke, Lone Ranger... Tex... per arrivare sin nelle più anonime strisce pubblicate in giornalini da poche lire comprati nella mia infanzia. Erano giorni passati leggendo quegli albi, soppesando ogni emozione e cercando, anche solo nell'originalità di un nome, di stabilire un contatto concreto aggiungendo la mia personale impronta a quel mondo così denso di azione e fantasia. La dolcezza di una intenzione diventava la caratteristica golosa di una simpatica apprezzabilità. Cioccolata e pistole! Difficile conciliare una negativa emozione con la piacevolezza di un alimento così "zuccheroso", per fare di questa accoppiata di simpatici protagonisti la garanzia di una originale emozione, così definita nei miei ricordi da restare come autentica foto in bianco e nero di quei giorni passati in casa, tra un giorno di pioggia e un quaderno... Per tornare ad essere, dopo 30 anni, ancora originali!

Filosofia del Personaggio

LONE RANGER - È il simbolo di quell'azione sospesa tra il romanzo e il fumetto. Cercando il suo più diretto ascendente nel romantico Zorro che della spada ne fà stesso uso, il Lone Ranger si divide tra il compagno indiano Tonto nello specchio dell'alter ego Bernardo. In pratica diventano lo stesso parallelismo in due modi di vivere l'azione, voluta da chi ha saputo definire un mondo fantastico dimensionato negli stessi personaggi. Azione, coraggio e sentimenti. Elementi intramontabili per fare di un eroe di matita il portavoce di quelle emozioni di ragazzo. Indimenticabile la serie a cartoni animati, caratterizzata da una trascinante musica capace di delineare la stessa valenza dei personaggi. Se si vuole provare la disinvolta audacia espressa tra una spada e la pistola, il Lone Ranger rimane una autentica emozione rafforzata dal suo nobile predecessore, "la volpe" per eccellenza.

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